Enrico Gherardi è nato a Bondeno (FE).

Laureato in Scienze Naturali a Ferrara con una tesi in Paleontologia Umana, ha praticato per due anni l'attività di archeologo e per un anno ha lavorato in un laboratorio come naturalista per la Regione Emilia-Romagna.

Dal 1994 svolge l'attività di docente di ruolo nelle scuole superiori in Geografia economica e turistica in provincia di Verona.

Da sempre è interessato alla cosmologia, all'archeologia, alla storia e alle religioni antiche, nonché alla mitologia, alle tradizioni animiste e allo sciamanesimo.

Ha pubblicato due racconti con MJM editore in Milano: "La casa delle antiche" (2008) e "Solitudo Planitia" (2009)

Ha partecipato ad esposizioni e concorsi di pittura a Codigoro (FE), Legnago, Cerea e Terrazzo (in provincia di Verona).

Nota sulle opere: I lavori presentati costituiscono una parte della produzione artistica personale, che non si ispira assolutamente ad artisti, correnti o scuole pittoriche o grafiche contemporanee, essendo totalmente frutto di ispirazione intima e, appunto, personale.

Nonostante ciò, una forte impressione e sintonia Gherardi l'ha provata nel visitare esposizioni riguardanti autori espressionisti e facenti parte delle correnti simboliste ed ermetiche del '900, in particolare: Paul Delvaux, Magritte, Savinio, nonché Balthus ed infine Leonor Fini. Ma pure Gustave Moreau, per le sue opere riguardanti personaggi della mitologia e del mondo pagano.

Di certo Gherardi si ritiene più un grafico che un cultore del pennello… e la mano "fumettistica" si intravede nelle sue opere, e non solo quelle a matita e carboncino; soprattutto ciò risulta evidente nella linea "movimentata" delle figure, come se i lavori fossero foto "istantanee" che fissano un'azione in un momento particolare, proprio precedente all'"impatto" dei corpi, al "fatto" sensuale o violento che si va apprestando.