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Biografia e vita di Aspertini Amico (Italia 1474-1552)

Biografia di Aspertini Amico

Amico Aspertini, pittore, scultore e disegnatore della Scuola Bolognese italiano, nasce a Bologna intorno al 1474.

Verosimilmente formatosi nella bottega del padre, il pittore Giovanni Antonio Aspertini, Amico è stato alunno anche del Francesco Francia (1450-1517)

Decisivo nella sua vita d'artista fu il primo viaggio che fece a Roma con il Padre, nel febbraio del 1496, per la decorazione delle ante dell'organo della Basilica di San Pietro, raffiguranti la Storia di Simon Mago ed il Martirio degli Apostoli Pietro e Paolo.

In questa occasione il giovane Amico si innamorò delle rovine romane, delle persone, dei lavori altrui, delle architetture, delle vedute e paesaggi che riportò sui suoi album di schizzi.

Prima del 1500 collaborò a Roma col il Pinturicchio ed a Roma tornò altre volte per nutrire la sua grande passione per l'antichità classica; alcuni suoi quaderni di schizzi dei resti romani, conservati al British Museum di Londra, sono ancora importanti fonti per la conoscenza dei resti antichi.

Attento al contemporaneo, ma "con una curiosa e mai sopita nostalgia" del mondo antico e del gotico, Amico Aspetini era ancora a Roma fra il 1500 ed il 1503 per completare la sua formazione stilistica ed iconografica aveva nel Pinturicchio un importante punto di riferimento.

Pittore velocissimo nelle esecuzioni, lavorava a due mani, essendo ambidestro, fu anche un disegnatore graficamente eccelso, come risulta dai suoi ricercatissimi di "appunti" e viaggiatore instancabile fra Bologna Roma, Firenze, Lucca, Mantova e Venezia.

Dipinto di Aspertini Amico

Tornato a Bologna nel 1504 Amico Aspertini si unì al Francia e al Costa nella pittura degli affreschi dell'Oratorio di Santa Cecilia in San Giacomo Maggiore, un'opera commissionata Giovanni II Bentivoglio dal quale ebbe poi molte commesse di lavori.

A Firenze Aspertini studiò le opere di Filippino Lippi, conobbe i lavori di Cranach, Grà¼nwwald e di Dà¼rer che era a Bologna per studiare prospettiva.

Da queste esperienze, maturò un proprio stile personalissimo, grottesco e anticlassico: ne sono un chiaro esempio le opere eseguite a Bologna come la Pala del Tirocinio, gli affreschi nell'Oratorio di Santa Cecilia, gli affreschi delle cappelle di Sant'Agostino e della Croce nella Basilica di San Frediano a Lucca eseguiti fra il 1508 e il 1509.

Vasari lo descrive come personaggio eccentrica e questa eccentricità si rivela nell'anticonformismo e la bizzarria che riverbera dai suoi dipinti che lo pone ormai fra i pittori del Manierismo Italiano.

Cristo morto di Aspertini Amico

La ribellione del pittore ai canoni estetici proposti da Michelangelo si manifesta in dipinti dalle forme gonfie o compresse, che sono commentate dal critico d'arte S.J. Freedberg "come se il pittore suggerisse allo spettatore l'immagine di ciò che si aspetterebbe da un Michelangelo demente".

Aspertini fu uno degli artisti incaricato di dipingere un arco di trionfo per l'ingresso a Bologna di Papa Clemente VII e dell'Imperatore Carlo V nel 1529.

Nel 1530 dipinse la famosa Pietà a San Petronio di Bologna e la Natività, ora esposta alla Galleria degli Uffizi, Firenze.

L'artista si distinse anche come scultore:
sue opere decorano i portali laterali della Basilica di San Petronio a Bologna.
Aspertini Amico, morì a Bologna nel 1552 e le sue opere sono ancora oggetto di mostre e di infinite osservazioni e riflessioni sul senso dell'arte.



Galleria opere d'arte di Aspertini Amico

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Ritratto di Tommaso Raimondi
Ritratto di Tommaso Raimondi



San Cassiano
San Cassiano



Santa Lucia
Santa Lucia


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Tondo

Cerimonia del battesimo
Cerimonia del battesimo

Pagina album
Pagina album

Ritratto
Ritratto

Sacra famiglia
Sacra famiglia

San Sebastiano
San Sebastiano

Santa con libro
Santa con libro

Santa con libro (dett)
Santa con libro (dett)


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Adorazione dei pastori (dett)
Adorazione dei pastori (dett)

Testa eroica
Testa eroica



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6 offerta ibsLibri su Aspertini Amico e sulla Scuola Bolognese

Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell'età di Dà¼rer e Raffaello. Catalogo della mostra
2008, Silvana
Amico Aspertini
Faietti Marzia, Scaglietti Kelescian Daniela, 1995, Artioli 
Pietro Pomponazzi. Studi storici su la scuola bolognese e padovana del secolo XVI
Fiorentino Francesco, 2008, La Scuola di Pitagora
Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo generale. Vol. 3: Il Seicento: gli Incamminati, Reni, Guercino, la scuola bolognese.
2009, Marsilio
Le scuole dell'antico studio bolognese (rist. anast. Milano, 1896)
Cavazza Franco, 1987, Forni
Monografie storiche sullo Studio Bolognese (rist. anast. 1888)
Malagola Carlo, Forni
Felsina pittrice. Vite de' pittori bolognesi
Malvasia Carlo C., 2005, Forni 
Vita de' pittori bolognesi non descritti nella «Felsina pittrice» (rist. anast. Roma, 1769)
Crespi Luigi, Forni 
Vite de' pittori ed artefici bolognesi (rist. anast. 1841-43)
Bolognini Amorini Antonio, Forni